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I GRANDI ALLENATORI DELLA NOCERINA: Tony Pasinato

di Redazione Tn

Non è semplice parlare di un sergente di ferro come Antonio Pasinato, detto Tony, lui per primo, ottantatreenne del profondo nord manderebbe al diavolo ogni forma di retorica. Ha commesso degli errori, il più grande a Salerno, quando non riuscì a capire Di Bartolomei e lo escluse dalla rosa. A Nocera di errori non ne fece, legò in maniera stretta con l'avvocato Modestino e con tutti quelli che ragionavano senza eccessi. Capì subito che qualche giovanotto ai suoi ordini non avrebbe mai fatto carriera vera, ossessionato già allora dal protagonismo. Uno di questi giovanotti un giorno non si presentò alla convocazione col resto del gruppo. Pasinato l'aspettò al primo motel, lo fece una chiavica e gli intimò di pagare per tutti, erano gli anni settanta del secolo scorso, non guardava in faccia a nessuno, nemmeno a Nobiluccio, che quando contestava in dialetto s'imbatteva nel trentino di ferro, che facendo finta di non capire gli diceva "Prego", in senso interrogativo, come a dire più o meno "che cazzo vuoi".


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