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ROBERTO MAGLIOCCO A TN: "Salernitana e Nocerina meritano altri palcoscenici, ai tifosi rossoneri dico.."

di Giuseppe Di Mauro

Durante la sua lunga carriera di derby ne ha giocati tanti. Roberto Magliocco, attaccante palermitano, alla Campania ha legato il proprio nome grazie alle reti con Nocerina, Paganese, Juve Stabia e Salernitana. E' stato proprio il periodo alla Nocerina - dal 2002 al 2004 - a lanciarlo verso il calcio importante: il siciliano è prima andato a Sora, poi a Salerno, dove è rimasto per tre stagioni. La sua seconda esperienza a Nocera non è stata di certo fortunata: al suo primo anno di D sono arrivate diverse critiche, anche per la confusonaria situazione societaria. In occasione del derby di Salerno,  Magliocco si è confessato ai microfoni di TuttoNocerina.com

"Della piazza rossonera ho ricordi Importantissimi e indelebili perché grazie alla Nocerina ho potuto giocare nel calcio che conta. A Nocera ho iniziato a fare i miei primi gol ed i miei primi campionati importanti. Una piazza di tutto rispetto: ai tempi di Gambardella ero contentissimo dell'ambiente, della squadra in cui militavo e della tifoseria".

Dal punto individuale furono anni che le permisero di conquistare la C1 prima a Sora e poi a Salerno...

"Sì, esatto. Il primo anno di Nocerina è stato importante per i quattro gol ma anche per i playoff disputati: avevamo un organico molto forte con Lazzaro e Salvatore D'Angelo, calciatori esperti per la categoria. L'anno successivo ci siamo salvati, avremmo potuto fare anche qualcosa in più. Poi è arrivato il salto di categoria".

La piazza salernitana e quella nocerina sono diverse o hanno qualche punto in comune?

"Hanno delle differenze perché Nocera è un po' più piccola rispetto a Salerno, ma hanno tanti punti in comune trattandosi di città vicine: si fanno sentire entrambe e sono molto esigenti".

Dopo i sei mesi alla Juve Stabia lei è tornato a Nocera, un periodo che in una precedente intervista ha dichiarato di voler dimenticare. Come mai?

"Sì, era la Serie D ed allora erano due i proprietari di quella Nocerina. E' stata una stagione molto confusionaria perché ognuno diceva la sua, ognuno portava i propri giocatori. Preferisco non ricordare quei mesi".

Come è stato il rapporto tra Magliocco e i tifosi rossoneri?

"I nostri rapporti si sono incrinati proprio nell'ultimo mio periodo in rossonero, ma io ricordo quei tifosi stupendi potuti ammirare in quelle due stagioni di professionismo con la Nocerina. Il loro malumore comunque lo comprendo: Nocera allora non meritava la Serie D. Nel calcio è bello prendere gli applausi, ma bisogna saper accettare anche le critiche".

Che opinione si è fatto della Nocerina di Fontana?

"Dopo delle stagioni ad alti livelli, la Nocerina credo stia rifiatando e riprogrammando. E' un progetto che presenta tanti giovani, i tifosi sono consapevoli del momento della società rossonera. Quest'anno sarà così, bisogna stare uniti ed andare avanti, poi dalla prossima stagione i molossi torneranno ad essere protagonisti: Nocera non merita un campionato anonimo".

E della Salernitana?

"Seguo i giornali, ci sono molti tifosi che contestano l'operato della società. Da parte di Lotito non è facile gestire due club. Anche i tifosi granata pretendono campionati di vertice, sono tifoserie che non si accontentano di questa categorie. La squadrà di Perrone è fortissima, ma non sempre vince il più forte".

Cosa ne pensa della trasferta vietata ai tifosi rossoneri?

"Da ex calciatore credo che sia la cosa più brutta che possa esistere perché i derby vanno vissuti. Per chi scende in campo avere le tifoserie sugli spalti è la cosa più bella che ci possa essere, soprattutto per noi del Sud che ci ritroviamo ad avere stadi molto grandi e tifoserie calde. Capisco però anche la scelta di vietare la trasferta perché comunque sono partite a rischio. E' questa la parte triste del calcio".

Quanta voglia ha di giocare ancora queste partite?

"La voglia è tanta perché ho giacato parecchio in Campania. Li ho giocati quasi tutti e con ogni maglia: sono partite che durante la settimana avverti, senti. In città se ne parla già un mese prima, vivi momenti di tensione". 

Per chi farà il tifo?

"Mi auguro che sia una partita ricca di gol e che le squadre possano esprimere un buon calcio. Faccio i miei auguri ad entrambe, non mi schiero da nessuna parte perché voglio il bene della Salernitana e della Nocerina".


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