.

Nocerina: termina a reti bianche il derby con la Cavese

di Redazione TN

Termina a reti bianche il derby d’alta quota del Girone G di Serie D. La capolista Cavese esce indenne dal “San Francesco” mantenendo inalterato il vantaggio di undici lunghezze dall’inseguitrice Nocerina. Molossi che complice il successo esterno del Cassino scivolano al terzo posto in classifica. Il tecnico Nappi conferma il 4-3-3 cambiando gli interpreti rispetto alle ultime uscite. In difesa ci sono gli under Dorato ed Esposito sulle corsie laterali con capitan Mazzei e Pinna centrali. A centrocampo il regista è Tuninetti con Maimone e Carotenuto interni. In attacco Liurni e Rossi giocano a supporto di Cardella. Per la Cavese 3-5-2 con Troest a guidare il pacchetto arretrato, completato dall’ex Magri e Buschiazzo. In mediana Urso, Zenelaj e Konate con De Rosa e Megna esterni. Attacco composto dal tandem Foggia-Chiarella. Pubblico delle grandi occasioni con circa cinquemila spettatori a riempire il “San Francesco”. Avvio di gara con prevalente equilibrio. La Cavese conduce il possesso e i padroni di casa che ci provano in ripartenza. La prima vera giocata di marca rossonera arriva al 16’ con Liurni, bravo a destreggiarsi sul vertice destro dell’area di rigore e a far partire un destro che chiama all’intervento in angolo Boffelli. Al 30’ break di Maimone sulla sinistra che serve al centro Cardella, il numero nove rossonero apre sulla destra per Liurni che ci prova col destro, ma non inquadra lo specchio della porta. Al 42’ direttamente da rimessa laterale Maimone svetta di testa con una bella torsione e chiama alla parata Boffelli che devia in corner. Sugli sviluppi dell’angolo l’arbitro Maccorin annulla la rete di Tuninetti per sospetta posizione di fuorigioco. Nella ripresa il copione è sempre lo stesso con i molossi che creano le occasioni più pericolose e la Cavese che riparte. Al 11’ la girata col mancino di Liurni termina alta. Al 40’ la conclusione di mezzo esterno di Vecchione fa venire i brividi al pubblico presente sugli spalti. Finisce quindi con il risultato di 0-0 che lascia l’amaro in bocca alla squadra di casa che si è fatta preferire per il numero di occasioni create ma non concretizzate.