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ROBERTO MAGLIOCCO A TN: "Nocera un'esperienza bellissima, peccato per quell'anno in D"

di Gerardo Boffardi

"Di Nocera voglio ricordare solo le due stagioni vissute in C che per me sono state molto importanti". Inizia così Roberto Magliocco quando gli chiediamo di ricordare il suo passato a Nocera, il bomber ha vestito il rossonero in due esperienze diametralmente opposte. La C dal 2002 al 2004 e la Serie D nella stagione 2008/2009, l'anno del duo De Mariniis-Citarella, quando ancora la Nocerina non aveva un'identità ben precisa. Tante le reti importanti siglate al "San Francesco" dal bomber di Palermo, a Nocera Magliocco ha forse vissuto le stagioni più belle di tutta la sua carriera, trovando il terreno fertile per mettere in mostra tutto il suo fiuto da attaccante puro. Il primo approccio con la Nocerina fu timido, quattro reti in ventitre presenze ed il nomignolo dell'attaccante tutto fumo e niente arrosto, poi la svolta nella stagione 2003-2004, anno in cui Magliocco con le sue quattordici realizzazioni sfiorò lo scettro di bomber del gol di Serie C2 e contribuì in modo determinante alla salvezza della Nocerina. Quella stagione fece da trampolino di lancio per l'attaccante di Palermo che approdò in C1 a Sora lasciando il segno anche in bianconero nonostante le varie vicissitudini societarie del club laziale costretto al fallimento. Quindici reti che gli valsero la chiamata della Salernitana, inizialmente per affrontare il campionato di Serie B, ma la società del patron Aliberti non venne considerata idonea per le numerose inadempienze economiche e si salvò solo grazie al Lodo Petrucci ripartendo dalla C1. Magliocco rimase firmando un triennale di comune accordo con il presidente Lombardi, trovando spazio soprattutto nella prima stagione in granata. Le altre due, invece, furono altalenanti arrivando al divorzio nel Gennaio 2008 quando l'attaccante decise di trasferirsi alla Juve Stabia in cerca di più spazio. Poi il ritorno in rossonero, nell'anno della D e della confusione societaria dovuta alla doppia guida di Citarella e De Mariniis. Sei mesi e tanti rimpianti per il bomber di Palermo che fu costretto a lasciare anche per delle incomprensioni con la tifoseria rossonera. Di seguito Messina, Potenza, fino ad arrivare alla Paganese nell'ultima stagione. Attualmente svincolato e in cerca di sistemazione Roberto Magliocco s'è concesso ad un'intervista esclusiva da parte di Tuttonocerina.com.

Roberto Magliocco, tre stagioni in rossonero, ma con alterne fortune. Che ricordi ha della piazza rossonera?

"Io ricordo benissimo e con gioia le due stagioni con Gambardella al timone, abbiamo fatto bene e forse raccolto meno di quelle che erano le potenzialità del gruppo. Personalmente penso di aver lasciato un bel ricordo ai tifosi rossoneri, per me fu importante la seconda stagione in C2 dove realizzai 14 reti aiutando la Nocerina alla salvezza, ma fu anche merito di tutti i miei compagni".

Poi il salto di categoria con il Sora...

"Si, arrivò la chiamata del Sora in C1 e accettai l'offerta del club. Anche lì feci un campionato importante realizzando 15 reti, ma purtroppo servirono a poco visto che la società è fallita. Personalmente per me è stato un anno molto positivo".

Talmente positivo che le arrivò la chiamata dalla Salernitana...

"Si, mi chiamarono per disputare il campionato di Serie B e avevo già firmato un triennale. Poi la società fu costretta al Lodo Petrucci e a ripartire dalla C1, ma io rimasi comunque in granata. La prima stagione fu molto positiva, con Novelli che credeva in me e mi dava molto spazio e ho collezionato numerose presenze. Poi Fabiani e Agostinelli, soprattutto con il secondo mi sono trovato molto bene. Subentravo spesso e ho giocato anche titolare nel tridente offensivo. Tirando le somme Salerno è stata un'esperienza positiva che però ho abbandonato per giocare da titolare con la Juve Stabia".

Sei mesi a Castellammare e poi il ritorno a Nocera...

"Forse quello di tornare a Nocera è stato il più grande errore della mia vita, avevo numerose offerte anche da squadre di categorie superiori, ma feci una scelta di cuore talmente ero legato alla piazza".

Cosa non andò in quella stagione?

"Tutto, c'era troppa confusione attorno alla squadra. I due presidenti (Citarella e De Mariniis) avevano idee troppo diverse e ognuno voleva i suoi uomini all'interno della società. C'era sempre tantissima gente all'interno degli spogliatoi e spesso persone poco qualificate a ricoprire ruoli importanti nell'organigramma. Nel complesso è stata una parentesi poco felice".

E che ricordo conserva dei tifosi rossoneri?

"Io non ho niente contro i tifosi e penso che nemmeno loro hanno qualcosa contro di me. Ho un bel ricordo, ma soprattutto di quelle due stagioni in C perchè quella in D per me non era calcio. Sono felice che hanno raggiunto la Serie B, Nocera è una piazza che merita questa categoria e spero sinceramente che riescano ad agguantare la salvezza".

Da un bomber del passato ad un ariete del presente, come valuta l'acquisto di Gianvito Plasmati da parte della Nocerina?

"Non lo conosco personalmente, ma so che è un calciatore forte che ha fatto anche la Serie A e credo che possa essere un acquisto importante. Sicuramente se sta bene può fare la differenza in B".

Lei è attualmente svincolato, come mai ancora in attesa?

"Oggi sono in vacanza, ho ricevuto delle offerte, ma non c'è fretta per chiudere voglio valutare con calma e senza correre perchè non voglio fare più gli stessi errori".

Quale tipo di società vorrebbe trovare Roberto Magliocco?

"Vorrei trovare un progetto solido ed una società affidabile, non cerco il Real Madrid o il Chelsea, ma una società che comunque sia sana e affidabile. Voglio fare ancora calcio e la categoria non è indispensabile, ho ricevuto qualche telefonata però di fretta non ne abbiamo".

In bocca al lupo...

"Crepi, anche per la Nocerina".

 

 


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