GIGI CASTALDO A TN: "A Nocera sono stato bene, con i tifosi..."
Luigi Castaldo nasce a Giugliano (NA) il 2 Maggio 1982. Muove i primi passi da calciatore in serie C2 con la maglia granata della Puteolana, collezionando 10 presenze ed andando anche a segno una volta. Viene notato dall'Ancona che lo acquista e lo fa esordire in serie B, categoria che ritroverà soltanto 10 anni dopo con la maglia della Nocerina. L'anno seguente passa al Benevento dove non scende mai in campo, quindi decide di tornare a Pozzuoli dove gioca la sua prima stagione da titolare, scendendo in campo 28 volte e segnando due reti. La Juve Stabia decide di acquistarlo e con le vespe ottiene due promozioni consecutive, dalla serie D alla C1. In quattro stagioni in maglia gialloblè segna 36 reti. Un'altra promozione la ottiene nelle fila del Benevento che vede in lui finalmente un attaccante maturo; con i Sanniti va in rete 22 volte in tre stagioni. Nella stagione 2010 – 2011 Castaldo sposa il progetto della Nocerina ed è indubbiamente uno dei protagonisti della promozione nella serie cadetta. Con i molossi Gigi va in gol 10 volte nel campionato di Prima Divisione ed altre 10 volte in serie B. La seconda stagione, però, qualcosa va storto ed il suo rapporto con una piazza che lo aveva promosso ad idolo indiscusso si incrina, probabilmente a causa di un girone di ritorno non giocato all'altezza dei suoi standard.
TuttoNocerina.com ha raggiunto Gigi Castaldo telefonicamente per raccogliere le sue impressioni, immediatamente dopo aver firmato un nuovo contratto con l'Avellino.
Buonasera Gigi, innanzitutto analizziamo il suo rapporto con la tifoseria rossonera...
"Quello con i tifosi della Nocerina è stato un rapporto di amore ed odio. Essere fischiato non è mai bello, considerando poi che sono stato a Nocera due anni, di cui il primo veramente fantastico, mi ha fatto ancora più male.Certo, può capitare di sbagliare delle partite, le critiche vanno accettate in questo mestiere ma, quando vanno sul personale, non sono mai belle. Fanno male ed io non le ho mai accettate. La gran parte dei tifosi ad ogni modo mi ha sempre voluto bene, non li dimenticherò mai ed auguro a loro ogni soddisfazione possibile".
Crede che questo rapporto si sia rotto definitivamente con la famigerata partita di Crotone?
"Sinceramente non penso che una singola partita possa influenzare in maniera così determinante un rapporto. Credo che ad un attaccante possa capitare di sbagliare sotto porta, non penso quindi che quella partita sia stata decisiva".
Quali sono i motivi per cui ha lasciato la Nocerina?
"Io a Nocera sono stato bene, sarei rimasto volentieri ed ero anche disposto a ridurmi l'ingaggio, però volevo che la Nocerina mi facesse firmare almeno un biennale. Porterò comunque sempre il massimo rispetto verso questa società, non sarà certo questo episodio ad intaccare il buon rapporto che c'è sempre stato".
Quest'anno ha segnato 10 reti in serie B, ora giocherà con la maglia dell'Avellino. Le piacerebbe incontrare la Nocerina come avversario?
"Auguro alla Nocerina il ripescaggio in serie B perchè lo merita sia il presidente, sia la dirigenza tutta, sia i tifosi. Se però dovessimo incontrarci, mi farebbe piacere tornare a Nocera come avversario. Due anni non si cancellano in così poco tempo, sarebbe una partita particolare per me, giocherei sicuramente con un po' di emozione".
Com'era il suo rapporto con il mister Auteri?
"Tranquillo, sereno, non abbiamo mai avuto alcun tipo di problema".
E per quanto riguarda quello con il presidente Citarella?
"Quello è stato un rapporto veramente ottimo. Vorrei dire ai tifosi di tenersi stretto il loro presidente. Persone come lui, in queste categorie non ce ne sono".