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Una squadra che punta alla C ma resta in 10 perché sbaglia i cambi. Il paradosso della Nocerina di Fabiano

di Gennaro Caso

Non sarà passato inosservato agli occhi dei tifosi rossoneri il disastro tecnico di Latte Dolce-Nocerina da parte di mister Fabiano. 

Per la seconda partita consecutiva, Fraraccio sostituisce De Crescenzo all'intervallo. La staffetta tra i due calciatori, dato che il subentrante ha trovato finora poco spazio chiuso prima da Wodzicki che occupa il suo stesso slot under e adesso da un indemoniato Kernezo sulla fascia destra, è più che lecita. Se non fosse che al 67' di una gara stradominata dai rossoneri fino a quel momento, con il doppio vantaggio e l'uomo in più, Fabiano decide di schierare il suo ultimo under di movimento in panchina, Lupi, al posto di Russo che non ha nessun apparente problema fisico. Probabilmente la scelta è dettata dal fatto che il difensore rossonero era stato ammonito e Fabiano non vuole rischiare di perdere la superiorità numerica regalata dai padroni di casa. Ma ecco che arriva la beffa. 

Dopo un minuto, Fraraccio che occupa uno dei tre slot under, si fa male e non riesce a proseguire la partita. La Nocerina si ritrova così a dover continuare in 10 dato che in campo ha solo due under (Sorrentino e Lupi) e in panchina non può entrare nessuno al posto del classe 2005, se non Wodzicki. 

Il mister ci pensa anche, sembra intenzionato a mettere il portierone polacco in mezzo al campo, ma poi la malsana idea sfuma e la Nocerina termina la gara in 10 per fortuna senza particolari patemi. 

Da sottolineare che, come nella maggior parte delle squadre di vertice, in panchina la Nocerina ha sempre portato 3 under, quindi sul misfatto non incide l'assenza di Maggiore nè la mancata convocazione di Florio. 

Ma una squadra di vertice, che punta alla vittoria del campionato, può farsi trovare impreparata in una situazione del genere? A 23' dal termine, meglio giocare con un ammonito o rischiare di andare sotto numericamente senza nessun motivo logico?

Alla mercé di chi legge l'ardua sentenza. 

Noi un'idea ce la siamo fatta, ed è quella di una gestione tecnica della partita non lucida dalla panchina. Se la Nocerina vuole fare il salto di categoria, si deve cominciare ad essere professionisti in tutti i sensi. Ci sarebbe piaciuto porgere il quesito di persona al diretto interessato, ma come ben sappiamo la società ha dichiarato il silenzio stampa (di lì 7 vittorie consecutive tra campionato e coppa) e noi ne prendiamo atto, rispettando la scelta (fino a che si vince).


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