I RAGAZZI DEL '78: Franco Cornaro

18.06.2018 21:16 di  Fabio D'Alessandro   vedi letture
I RAGAZZI DEL '78: Franco Cornaro

Tre anni a Nocera, lo spareggio con il Catania, che ricordi ha di quegli anni?

"Ricordi stupendi, emozioni uniche. Per me Nocera è stata una delle esperienze calcistiche più belle che porto sempre nel cuore. Una tifoseria unica, sono stati anni importanti per me".

 

Ha qualche aneddoto particolare sulla sua esperienza a Nocera?

"Ricordo che nelle prime tre partite in B avevamo fatto cinque punti, con due vittorie ed un pareggio ed allo stadio qualche tifoso aveva già preparato le bandiere con una "A" stampata al centro. Questo per far capire la passione dei tifosi verso la squadra".

Un inizio importante e poi?

"Poi facemmo un campionato disastroso, furono commessi errori sia da parte della società che dei calciatori. L'amarezza per la retrocessione la porto ancora dentro".

Che tipo di errori?

"Ad esempio l'esonero di Giorgi, non fece altro che aumentare la confusione compromettendo qualsiasi tentativo per la salvezza".

 

Lei aveva un bel rapporto con il tecnico che vi aveva condotti in B?

"Si, io e Giorgi avevamo un bellissimo rapporto. Sono rimasto molto amareggiato dopo la sua scomparsa, gli volevo bene come un figlio".

E invece con Orsini?

"Con il Presidente c'era un rapporto di stima reciproca, dopo tre anni ed una promozione penso sia difficile il contrario. Per me era come un secondo padre. L'anno prima della promozione volevo andarmene, fu lui a convincermi a rimanere. Una persona straordinaria".