FAVARIN: "Nocera Inferiore è una piazza sportiva con grandi ambizioni"

23.07.2017 21:15 di Marco Esposito Twitter:    vedi letture
FAVARIN: "Nocera Inferiore è una piazza sportiva con grandi ambizioni"
TMW/TuttoNocerina.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com

Dopo la clamorosa mancata qualificazione ai play-off di Lega Pro, l’allenatore Giancarlo Favarin non è stato riconfermato dalla Fidelis Andria, e dovrà decidere quale sarà la sua prossima squadra. Il rendimento dei pugliesi è andato scemando praticamente negli ultimi mesi, considerato che in dieci partite conclusive la squadra ha vinto una sola volta. Bastava solo un altro punto e la Fidelis sarebbe stata ammessa al posto del Catania. Favarin ha concesso un’intervista a TuttoMercatoWeb.com nella quale ricostruisce soprattutto i motivi che possono avere inciso sul crollo verticale degli andriesi.
”Noi fino a dicembre avevamo giocato un ottimo campionato, eravamo sesti in classifica e la squadra giocava anche un buon calcio. Avevamo battuto squadre importanti come Matera e Juve Stabia. Poi da gennaio in poi sono partiti alcuni giocatori importanti come Poluzzi e Matera. L’infortunio di Piccinni è durato più a lungo del previsto, altri giocatori hanno avuto problemi fisici, e abbiamo dovuto adattare qualcuno in un ruolo diverso dal suo. C’è rammarico perché la nostra squadra sarebbe potuta rientrare tra le prime dieci del girone”.

Non avevate perso per diciassette partite di fila.

”Certo, in quel periodo avevamo anche la terza migliore difesa del girone C. Nel girone di ritorno siamo calati sul piano della concentrazione e sono venute meno le motivazioni. Ci bastava segnare un gol in più, e avremmo potuto anche migliorare la differenza reti nei confronti del Catania, comunque, resta il fatto che abbiamo disputato un campionato positivo”.

Lei ha detto di aver dovuto adattare qualche giocatore fuori ruolo nel corso della stagione. Si riferisce anche a Cruz?

”Ho letto l’intervista fatta da Cruz, però lui mi dovrebbe ringraziare perché secondo il mio punto di vista se è riuscito a giocare cinque o sei partite sufficienti è stato quando l’ho schierato nella posizione di mezzala”.

Lei è attualmente senza contratto. Molto spesso succede che vari allenatori non riescono a trovare squadra dopo aver fatto bene nell’annata precedente, viceversa, chi non ha fatto bene l’anno prima può riuscire comunque a sistemarsi. Perché secondo lei succede questo?

”Sinceramente riesco sempre a capirci meno. Ci sono dei criteri di scelta nei quali molto probabilmente non c’entro. Magari le società puntano a un allenatore giovane e questo fa credere alle società di poter ottenere il massimo spendendo il minimo, però può capitare che alla fine bisogna spendere, quindi i costi raddoppiano. In questo momento, vedendo chi c’è nei gironi di Serie C, capisco le scelte delle società che puntano su quello che possono trovare nei settori giovanili. Ci provano, ma devono anche essere fortunati”.

Mister, lei è stato anche l’allenatore della Scafatese in C2, quando l’azionista di maggioranza era Giovanni Lombardi. Che ricordo ha?

”Sicuramente un ottimo ricordo perché fu un bel periodo. Con Lombardi purtroppo non ci sentiamo tantissimo, ma è rimasto un ottimo rapporto con lui, così come con Vito Giordano, che aveva allestito una squadra formata da giocatori che poi sono arrivati in Prima Divisione e in Serie B. Potrei citare anche Alessandro Marotta, Adriano Montalto e Raffaele Perna”.

Come vive questo inizio di stagione?

”Spero di poter rientrare nel progetto di qualche società ripescata, altrimenti comincerò a girare per i campi e ad osservare partite e allenamenti di altri tecnici”.

La Nocerina, squadra di Serie D, è stata da poco affidata alle cure di Massimo Morgia, che risiede in Toscana come lei. Che consigli darebbe al mister, e al consulente Battisti per la nuova stagione?

”Conosco benissimo Morgia, abbiamo anche giocato insieme, è una persona molto esperta anche di queste categorie, quindi non penso abbia bisogno di consigli, né lui né Battisti. Faccio i complimenti a Morgia perché ha avuto la fortuna di arrivare alla Nocerina, stesso discorso per Battisti. Nocera Inferiore è una piazza sportiva con grandi ambizioni, e credo che la squadra dovrà partire con il piede giusto. Se dovesse giocare nel girone H, incontrerà altre squadre che punteranno a vincere come il Taranto, e come il Cerignola, che magari nessuno si aspetta ma che sta investendo soldi e potrà dare fastidio a tanti”.

Comunque c’è anche una probabilità che la Nocerina acceda al girone I, mentre la Cavese entrerebbe nel girone H.

”Non è un campionato semplice la Serie D, può salire una sola squadra direttamente e le quattro che seguono entrerebbero alla roulette degli spareggi. Il livello del girone lo potremo capire solo quando conosceremo le squadre che si formeranno”.

Invece a Cava de’ Tirreni c’è grande passione calcistica.

”Sì, lo so. A me piacerebbe poter allenare in una piazza calda a livello di tifoseria, quale potrebbe essere sicuramente Cava, che ha un grande passato. So che da anni stanno provando a risalire nei professionisti, e mi auguro che lo facciano al più presto possibile”.

La Cavese sta cercando tra l’altro di iscriversi, quindi la società dovrebbe darsi un nuovo assetto. Nel momento in cui saranno stati risolti i problemi, se dovesse ricevere una chiamata dalla Cavese la prenderebbe in considerazione?

”Sì, è comunque una piazza importante come Nocera, come lo è stata per me Andria, come lo è stata Venezia. Non ci penserei un attimo a valutarla”.